Speciale novità fiscali legate all'emergenza sanitaria

Arcari & Di Dio

Decreto Rilancio: le agevolazioni IRAP, chi ne trae beneficio

di Leonardo Di Dio
Una delle novità introdotte dal Decreto Rilancio è quella relativa all'abolizione:
  • del saldo IRAP relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019, fermo restando il versamento dell’acconto dovuto per il medesimo periodo di imposta;
  • della prima rata di acconto Irap per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, ovvero il 40% di quanto dovuto complessivamente a titolo di acconto o il 50% per i soggetti "ISA”.
Con specifico riferimento all’acconto IRAP per il 2020 viene espressamente previsto come l’importo di tale versamento sia escluso dal calcolo dell’imposta da versare a saldo per lo stesso periodo d’imposta 2020: in altre parole, quanto non versato in sede di primo acconto non dovrà essere versato successivamente.

Fatta salva una diversa interpretazione che potrebbe essere fornita dall'Agenzia delle Entrate, l'agevolazione dovrebbe operare nei seguenti termini esemplificativi:

Ipotesi A: prima del Decreto Rilancio:
  • Primo acconto IRAP dovuto per il 2020: Euro 5.000
  • Secondo acconto IRAP dovuto per il 2020: Euro 5.000
  • Saldo IRAP dovuto per il 2020: 2.000
  • Primo acconto IRAP dovuto per il 2021: Euro 6.000
  • Secondo acconto IRAP dovuto per il 2021: Euro 6.000
  • Saldo IRAP dovuto per il 2021: 3.000
Ipotesi B: dopo il Decreto Rilancio:
  • Primo acconto IRAP dovuto per il 2020: Euro 5.000
  • Secondo acconto IRAP dovuto per il 2020: Euro 5.000
  • Saldo IRAP dovuto per il 2020: zero
  • Primo acconto IRAP dovuto per il 2021: zero
  • Secondo acconto IRAP dovuto per il 2021: Euro 5.000
  • Saldo IRAP dovuto per il 2021: 4.000 (pari all'imposta ordinariamente dovuta nel 2021 di Euro 15.000 al netto dell'acconto versato di Euro 5.000 e dell'acconto figurativo di Euro 6.000 non versato)

Il minor esborso risulta complessivamente pari ad Euro 8.000.

Chi beneficerà effettivamente dello sconto IRAP?

Sicuramente chi presenta un debito IRAP relativo al 2020, ad esempio:
  • attività iniziata nel 2020
  • valore della produzione 2020 maggiore di quella registrata nel 2019