Musei, biblioteche, archivi
In breve
La misura prevede un contributo regionale fino al 50% delle spese sostenute per la riqualificazione di luoghi della cultura (musei, biblioteche, archivi, ecc.); le domande vanno presentate entro il prossimo 30 luglio.
Termine
30 luglio 2020
Obiettivi
- immettere risorse per investimenti nella filiera economica che ruota intorno al fare cultura (imprese, progettisti, fornitori di attrezzature e servizi, occupazione, ecc.)
- dare la possibilità ai luoghi della cultura di confermare il proprio ruolo e mission innovando le forme e i modi della comunicazione con il pubblico esterno ma anche con la comunità di riferimento
- fornire un segnale positivo di fiducia e recupero del dinamismo creativo e sociale
Luoghi della cultura
- Musei e Biblioteche di ente locale, regionali e di aziende o enti regionali: (i) accreditati nel 2018 nell’Organizzazione museale regionale (OMR) e nell’organizzazione bibliotecaria regionale (OBR); (ii) in possesso dei requisiti previsti dal Piano triennale 2019-2021 (approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 3 del 03/04/2019);
- Musei e Biblioteche di ente locale, regionali e di aziende o enti regionali: (i) non accreditati in OMR o OBR; (ii) non in possesso dei requisiti previsti dal Piano triennale 2019-2021. In questo caso saranno ammissibili a finanziamento i soli progetti finalizzati a raggiungere uno o più degli standard previsti dall’organizzazione museale o bibliotecaria regionale per l’accreditamento;
- Archivi storici aperti al pubblico (apertura almeno bisettimanale in giorni stabiliti, anche su prenotazione) di enti locali, regionali e di aziende o enti regionali;
- Aree archeologiche, Parchi archeologici e Complessi monumentali aperti al pubblico e di proprietà di soggetti pubblici, o assegnati a soggetti pubblici per un periodo non inferiore a 10 anni dalla data di presentazione della domanda;
- Musei, Biblioteche e Archivi storici di soggetti privati (inclusi gli enti ecclesiastici): (i) i Musei e le Biblioteche di soggetti privati (inclusi gli enti ecclesiastici) devono essere accreditati nel 2018 nell’Organizzazione museale regionale (OMR) e nell’organizzazione bibliotecaria regionale (OBR) o in possesso dei requisiti previsti dal Piano triennale 2019-2021; (ii) Gli Archivi storici di soggetti privati (inclusi gli enti ecclesiastici) devono essere in possesso della dichiarazione d’interesse culturale ai sensi dell’art 13 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004;
- Luoghi di cui ai precedenti punti, ancora da istituire, di proprietà di enti locali o assegnati a enti locali per un periodo non inferiore a 10 anni dalla data di presentazione della domanda. In questo caso saranno ammissibili a finanziamento i soli progetti finalizzati all’apertura dei luoghi e corredati dal relativo progetto esecutivo delle opere necessarie.
Interventi ammissibili
- Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia e opere di restauro e risanamento conservativo ai sensi del D.P.R. 380/2001;
- Interventi finalizzati al miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei luoghi, in particolare nei confronti di persone con disabilità fisica, sensoriale o cognitiva;
- Interventi di adeguamento, allestimento e arredo di spazi espositivi e di accoglienza (servizi di accoglienza e informazione, messa in sicurezza, collegamento wi-fi, spazi per attività educative, spazi per iniziative di interesse della comunità, servizi informatici);
- Interventi di sostegno allo sviluppo di tecnologie digitali per la fruizione dei luoghi della cultura (come ad es. visite virtuali realizzate in remoto da parte di musei, archivi e biblioteche; acquisto di strumentazione hardware e software, di piattaforme online per lo sviluppo di attività in streaming, di dispositivi per realizzazione e fruizione di realtà virtuale e aumentata), di riorganizzazione dei sistemi di comunicazione interna ed esterna;
- Interventi di impiantistica, con particolare riferimento agli impianti che garantiscono la sicurezza e la tutela del patrimonio posseduto, oltre a quella del personale e degli utenti (impianti di videosorveglianza, impianti antintrusione, impianti antincendio, impianti per il trattamento della qualità dell’aria e l’igienizzazione, ecc.);
- Interventi di restauro su beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici (art. 29 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004: restauro di dipinti, sculture, affreschi, ecc.);
- Interventi di arte contemporanea: progettazione, realizzazione e posa in opera di produzioni artistiche da realizzare all'interno dei luoghi della cultura negli spazi interni o negli spazi loro antistanti. Le opere d’arte dovranno avere le seguenti caratteristiche: (i) ispirarsi/richiamare i valori storico-culturali e i caratteri paesaggistici locali e comunque il tematismo specifico del luogo della cultura di riferimento; (ii) avere carattere permanente, attraverso l’uso di materiali (non deperibili o rinnovabili) che garantiscano la durata nel tempo; (iii) essere collocate in spazi idonei a garantirne la conservazione in sicurezza e la fruibilità pubblica;
- Altri interventi da attuare per favorire il raggiungimento dei requisiti minimi previsti dalla legge n. 24/2019 necessarie per l’inserimento dei servizi culturali nelle rispettive organizzazioni regionali.
Spese ammissibili
- Spese per l’esecuzione di lavori, a corpo o misura, anche in economia;
- Spese per pubblicazione bandi di gara;
- Spese per allacciamenti a pubblici servizi;
- Spese per la sostituzione o l’adeguamento e messa a norma degli impianti esistenti inclusi quelli per il trattamento della qualità dell’aria e l’igienizzazione;
- Spese per lavori accessori connessi alla fruizione e accessibilità dei luoghi;
- Spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
- Spese per interventi di restauro di oggetti mobili;
- Spese per la realizzazione di opere d’arte contemporanea;
- Spese tecniche di progettazione inclusi i compensi agli artisti eventualmente coinvolti (compresi rilievi, accertamenti, indagini geognostiche e geotecniche o studi di impatto ambientale), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi. Tali spese non possono superare il 20% delle spese complessive previste nel progetto;
- Acquisto di attrezzature, allestimenti e arredi, strumentazione hardware e software, piattaforme online per lo sviluppo di attività in streaming, dispositivi per realizzazione e fruizione di realtà virtuale e aumentata ed altre forniture di beni durevoli connessi e funzionali ai lavori da realizzare e alla fruizione pubblica del luogo;
- IVA su lavori, imprevisti e spese generali, solo se non recuperabile, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente;
- Spese per le fideiussioni.
Contributo concedibile
Il contributo regionale concedibile per ogni progetto non potrà superare il 50% del costo complessivo per le richieste avanzate avanzate da soggetti privati; in ogni caso l’importo massimo del contributo concedibile non potrà superare il tetto di € 300.000,00.
Ai sensi dell’art. 3, comma 153, della L.R. 17/2016, per le richieste di contributo regionale presentate da comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti o da comuni in stato di dissesto finanziario dichiarato (ai sensi dell’articolo 246 del d.lgs. 267/2000), il contributo regionale concedibile, fermo restando il tetto massimo di Euro 300.000,00 può essere pari al 100% del costo complessivo ammissibile dell’intervento.
Ai sensi dell’art. 3, comma 153, della L.R. 17/2016, per le richieste di contributo regionale presentate da comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti o da comuni in stato di dissesto finanziario dichiarato (ai sensi dell’articolo 246 del d.lgs. 267/2000), il contributo regionale concedibile, fermo restando il tetto massimo di Euro 300.000,00 può essere pari al 100% del costo complessivo ammissibile dell’intervento.
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